Saluto e ringraziamento della Madre Generale

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Eminenza Reverendissima,

a nome mio personale e del Superiore Generale dei Rogazionisti, P. Giorgio Nalin desidero rivolgerLe un saluto fraterno ed esprimere la gratitudine di averLa qui con noi, nella Basilica del Papa, a rendere piena la gioia indimenticabile di questo giorno, con la celebrazione della santa Messa.

Sua Santità Benedetto XVI ha aperto questo momento di grazia con la benedizione della statua di sant’Annibale. Lei, suo Segretario di Stato, completa questo incontro con la Presidenza della celebrazione eucaristica.

 

Il mio saluto va anche prima di tutto al signor Cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro per la sua disponibilità e per l’accoglienza a noi riservata in questa basilica, che è il cuore della Cristianità.

Un saluto anche ai vescovi concelebranti, ai confratelli sacerdoti rogazionisti, alle consorelle Figlie del Divino Zelo, ai membri della Famiglia del Rogate ed a tutti gli amici qui presenti, provenienti da diverse parti.

 

In questa lieta circostanza della benedizione ed inaugurazione della statua del nostro Fondatore e padre, abbiamo reso grazie a Dio Padre, fonte di ogni santità, per aver potuto, ancora una volta, vedere e raccontare le grandi cose da Lui compiute in sant’Annibale.

Egli non è il ricordo di una spiritualità e di una cultura del passato, ma è un uomo che ha fatto la storia con gli ideali e la forza del Vangelo, che ha creduto in Dio e nel prossimo, che ha costruito valori intramontabili per l'umanità, che, con la sua santità, ha avviato un nuovo percorso di santità fondato sull’ideale carismatico del Rogate.

La sua vita e la sua azione apostolica e caritativa sono validi per ogni tempo, perché hanno mirato alla promozione umana e spirituale, alla salvaguardia della dignità dell'uomo ed alla sua santificazione.

Oggi, con il rito dell’inaugurazione della statua, compiuta dal Santo Padre, la Chiesa ha accolto l’immagine di Padre Annibale Maria, presbitero della Chiesa messinese e l’ha collocata nel cuore della Cristianità tra i santi fondatori, additandolo ai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà, come presbitero santo, votato alla gloria di Dio e all’amore del prossimo, secondo la logica del Vangelo di Cristo.

Il segno artistico ed espressivo della statua vuole indicare a tutti coloro che d’ora in poi l’ammireranno, la preghiera evangelica del Rogate e realizza il desiderio grande di Padre Annibale: ricordare ed additare al mondo intero da Roma, dalla piazza San Pietro, dalla Sede del Vicario di Cristo, la grande parola del “Rogate”, perché la rogazione diventi “universale”.

Questa statua, sarà il riferimento e lo sprone per tutti, in particolare per i figli e le figlie di sant’Annibale Maria, a vivere gli elementi caratterizzanti la sua vita: la carità verso tutti, specialmente i piccoli e i poveri, la preghiera al Signore della messe perché non faccia mai mancare alla Chiesa e al mondo apostoli santi nel sacerdozio, nella vita religiosa e missionaria, nella famiglia e nella società.

Un augurio particolare va a Lei, Eminenza, per la fausta circostanza del suo giubileo, per i suoi 50 anni di sacerdozio, vissuti nella fedeltà a Dio e nel servizio alla Chiesa, seguendo l’ideale di don Bosco.

All’augurio si unisce anche la gratitudine per la celebrazione eucaristica, per le parole che vorrà donarci e per l’amicizia e la condivisione di questo momento di grande gioia con la Famiglia del Rogate. Grazie. Ci accompagni con la sua paterna benedizione, mentre le assicuriamo la nostra preghiera.

                                      Superiora generale FDZ

 

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