Giornata Missionaria 2014

Apostolato

Progetto Miriam: Un Centro di Formazione per la promozione dei Diritti Donna


   

 

Carissime Consorelle ed Amici,

eccoci alla 13° edizione della “GIORNATA MISSIONARIA FIGLIE DEL DIVINO ZELO”, giornata che ha sempre avuto come scopo il sostegno della Vita. Sotto i nostri occhi e il nostro cuore stanno sempre i più bisognosi: bambini con disagi, giovani in difficoltà, mamme che hanno bisogno di sostegno, ragazze che non sanno come orientarsi nella vita in maniera sicura, anziani senza una famiglia che li accolga e li curi.

Ogni anno scegliamo di stare vicino e di venire incontro ai bisogni e alle necessità più emergenti di una delle nostre missioni.

Per l’anno 2014, 25° anniversario della presenza delle Figlie del Divino Zelo in India, abbiamo scelto di realizzare e sostenere con la preghiera e l’aiuto economico il “Progetto MIRIAM”, un progetto a favore della giovane donna indiana.

Con la costruzione di un CENTRO DI FORMAZIONE PER LA PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLA DONNA, a Cochin, nel Kerala, vogliamo, ancora una volta, dare il nostro contributo a sostegno della FAMIGLIA, cercando di offrire alle giovani donne strumenti per diventare “protagoniste della propria storia”.

La donna è una risorsa per lo sviluppo di una società più giusta e rispettosa dei diritti umani. Il presente progetto si inserisce nel programma della chiesa cattolica che in India ha lanciato diverse iniziative per introdurre cambiamenti positivi nella situazione di donne e ragazze.

Tutti uniti in un grande e fraterno abbraccio, vogliamo rinnovare il nostro amore e la nostra speranza per fare il nostro “molto” che sarà una goccia nell’oceano di tanti bisogni, goccia significativa e necessaria per raggiungere l’obiettivo che ci proponiamo di realizzare, a favore di questa porzione di messe.

Sant’ Annibale M. Di Francia afferma: “La migliore dimostrazione della fede è la carità”: vogliamo esprimere con la nostra solidarietà la fede in Cristo, soccorrendo e aprendo i nostri cuori alle necessità di tanti fratelli e sorelle che sperano nel nostro aiuto.

Con affetto e gratitudine.

Suor M. Inez Rosso

Responsabile Settore Missionario FDZ

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Benvenuti in INDIA

 

…il paese dai mille contrasti

 

L’India è una delle civiltà più antiche del mondo, con una grande varietà e ricchezza culturale ma anche con grandi contrasti: in primo luogo geografici e naturali, si passa, infatti, dalle montagne più alte della terra a estese pianure, così come dalla siccità estrema alle inondazioni più disastrose. Ma i grandi contrasti riguardano anche la vita sociale, l'economia e la cultura. Ricchezza e povertà continuano a vivere a stretto contatto, pratiche agricole primitive e industrie tecnologiche all’avanguardia, grandi metropoli e minuscoli villaggi.

Ma qualcosa di molto tipico nel mondo indiano unisce tutto il territorio: la cultura indiana. Essa è il paese che incanta con la propria bellezza e diversità, delizia con i propri fasti colorati, arricchisce con la propria cultura, sbalordisce con la propria modernità, abbraccia con il proprio calore e avvolge con la propria ospitalità.

 

GOVERNO

 

Nome paese:           Repubblica dell’India; Bharat Ganrajya

Tipo di governo:      Sovrano, socialista, secolare; Repubblica democratica con un sistema parlamentare del governo.

Capitale:                 Nuova Delhi

Divisioni amministrative: 28 Stati e 7 territori dell’Unione.

Indipendenza:          15 agosto 1947 ( Colonia Britannica)

Costituzione:           entra in vigore il 26 gennaio 1950.

Sistema giuridico:     La Costituzione dell’India è la fonte del sistema legale del paese.

Giornate nazionali:    26 gennaio (giorno della Repubblica) 15 agosto (giorno dell’indipendenza)

                             2 ottobre (Gandhi Jayanti, compleanno di Mahatma Gandhi).

 

Descrizione della bandiera: La bandiera indiana, adottata ufficialmente il 22 luglio 1947, viene anche detta Tiranga, “tricolore” in sanscrito. Consiste di tre bande orizzontali, di uguali dimensioni: color zafferano quella in cima (simboleggia il coraggio), bianca quella al centro (che simboleggia la pace) e ha nel mezzo un chakra (ruota) blu con 24 raggi, e verde quella in basso (che simboleggia la prosperità). Il chakra originariamente al centro rappresentava la ruota di filatura di Gandhi, cioè l’autosufficienza. Venne in seguito rimpiazzata dalla Ashoka Chakra, la “ruota della legge” che si trova negli emblemi del III secolo a.C. I 24 raggi della ruota simboleggiano le 24 ore e il progresso costante.

 

 

SOCIETÀ

 

Popolazione: “Un popolo …diverse culture”

L’India è un paese densamente popolato, infatti, secondo le statistiche del marzo 2011, la popolazione conta 1, 210, 193, 422 di persone, con 623,7 milioni di maschi e 586, 4 milioni femmine. Questo divario è dovuto alla forte discriminazione nei confronti delle bambine, che comprende anche l’aborto selettivo dei feti femmina. La densità media è di 380 abitanti per Km2. L'aspettativa di vita è di 63,9 anni e il tasso di crescita è dell’1,38% annuo. Quasi il 70% degli indiani risiedono nelle zone rurali, anche se negli ultimi decenni la migrazione verso le città più grandi ha portato a un drammatico aumento della popolazione urbana. Circa metà della popolazione è riconosciuta ufficialmente sotto i limiti dell'indigenza; le cifre di questa povertà sono impressionanti!

Per quanto riguarda la sanità, gli sforzi maggiori si sono concentrati sul miglioramento della salute della popolazione rurale, su programmi di nutrizione e aumento della fornitura di acqua potabile, sul controllo delle malattie trasmissibili, e sull'attenuazione degli squilibri regionali nella distribuzione delle risorse sanitarie.

 

Contesto sociale: La società dell’India è costituita da diverse etnie: ariani, indo-ariani, dravidi e mongoli. Un tempo gli indiani erano suddivisi in caste, in base ad un sistema che ha origini antichissime. Vi erano quattro livelli fondamentali ma col passare del tempo la situazione si complicò e le caste diventarono da quattro a tremila con venticinque sottocaste. Al di sotto di tutti questi livelli, c’erano coloro che esercitavano attività impure, ovvero gli “intoccabili”. Ogni casta doveva rispettare delle regole sia alimentari che igieniche, e più la casta era elevata più diventavano complesse. Ogni contatto con una casta inferiore rappresentava una contaminazione e di conseguenza anche i matrimoni erano possibili solo all’interno della propria casta. Oggi la situazione è ben diversa nelle città ma purtroppo, nelle campagne c’è ancora questo sistema che non è facile da abbattere.

 

 

RELIGIONE

 

L’India è la culla di diverse grandi religioni, la cui pratica fa parte del quotidiano della società.

Dovunque infatti si respira una forte atmosfera mistica!

Qui convivono: Induismo, Islamismo, Buddismo, la religione Sikh e il Cristianesimo, insieme con religioni minori come lo Zoroastrismo e il Jainisrno.

Nel grande pantheon dell’Induismo emerge la trinità composta da Brahma, il creatore, Vishnu, il conservatore e Shiva, il distruttore; i templi e santuari li celebrano in tutto il paese. Il Gange è il loro fiume sacro e Benares (Varanasi) la loro più sacra città.

Anche l’Islamismo ha molti seguaci in India, lo provano le numerose moschee e mausolei. La Grande Moschea di Delhi è uno dei suoi monumenti piú splendidi.

Il Buddismo, la religione della non violenza, della carità, purezza e fratellanza celebra il suo fondatore nei santuari e negli stupa votivi e commemorativi sparsi ovunque.

Il Cristianesimo ha origini antichissime, grazie all’arrivo e all’opera dell’apostolo San Tommaso, che nel 52 d.C. giunse a Cranganore (Cochin), grazie ai contatti con le colonie di mercanti ebrei già presenti sulle coste del Mare Arabico. Egli predicò lungo la costa del Malabar, fondò sette chiese, ordinò sacerdoti e diaconi, attraversò l’India meridionale e predicò anche nella regione di Madras. L’opera di San Tommaso mantiene tuttora un’impronta straordinaria in questa zona grazie al numero di cristiani ad oggi presenti. Il 6 maggio 1542, dopo 13 mesi di navigazione giunse a Goa, capitale dell’Impero portoghese delle Indie orientali, un altro grande apostolo dell’Oriente, San Francesco Saverio. Missionario gesuita, spagnolo, giunto su queste rive indiane sulla scia di Vasco da Gama, dovette constatare con sorpresa l’esistenza di un’importante presenza cristiana di rito siriaco. Questo Santo rimase in India per anni, predicando il Vangelo, facendo visita alle varie comunità ivi presenti, traducendo le preghiere nella lingua del luogo. Allo stato attuale la Chiesa cattolica comprende tre riti: siro-malabarese, siro-malankarese e rito latino.

Il cattolicesimo in particolare, detiene tanti ospedali, asili, scuole, opere caritative e di solidarietà. Ma l’India è anche il Paese di due grandi ed eroiche figure che hanno lottato contro l’ingiustizia sociale e la povertà: Gandhi e Madre Teresa di Calcutta.

 

Lingua: La lingua, strumento della comunicazione verbale, non solo serve ad esprimere il flusso delle idee e dei sentimenti, ma anche a distinguere la provenienza di genti diverse.

La Costituzione indiana riconosce ben 23 lingue, cui vanno aggiunte oltre1600 lingue minori e dialetti. La lingua ufficiale nazionale è l’hindi, anche se l’inglese è ampiamente diffuso e rimane la lingua ufficiale della legge.

 

Economia: Nel corso del tempo l’India si è fortemente impegnata contro la pesantissima eredità lasciata dai secoli passati: diffusa miseria, malattie endemiche, alta natalità accompagnata da una breve durata della vita media, una struttura sociale di tipo feudale, la mancanza di una solida organizzazione politica e amministrativa centralizzata, favoritismi etno-linguistici e religiosi. Grazie all’aiuto ricevuto dai paesi esteri, l'India ha conseguito un normale

progresso in quasi tutti i campi.

Il Paese possiede la seconda più grande forza lavoro del mondo, con 516,3 milioni di persone, il 60% dei quali sono impiegati nel settore agricolo e industrie connesse; il 28% nei servizi e industrie connesse, e il 12% nel settore industriale vero e proprio.

Il settore agricolo produce riso, frumento, semi oleosi, cotone, iuta, tè, canna da zucchero e patate.

Le grandi industrie sono attive nel settore delle automobili, cemento, prodotti chimici, elettronica di consumo, trasformazione alimentare, macchinari, miniere, petrolio, prodotti farmaceutici, acciaio, mezzi di trasporto e tessile. Di pari passo alla rapida crescita economica vi è la crescente domanda di energia.

L'India è diventata anche grande esportatrice di software e finanza, ricerca e servizi tecnologici.

Le sue risorse naturali comprendono seminativi, bauxite, cromite, carbone, diamanti, minerali di ferro, calcare, manganese, mica, gas naturale, petrolio, titanio. I più importanti partner commerciali dell'India sono Stati Uniti, l'Unione Europea e la Cina.

 

 

Un pò di Storia

 

III millennio a.C. - Nella valle dell’Indo si sviluppa una fiorente civiltà, una delle prime del globo.

1700-1500 a.C. - Da nord-ovest giungono gli Arii, che occupano la valle dell’Indo e iniziano il gran periodo indù della storia locale.

1500-1000 a.C. - La prevalenza, senza mescolanza, degli Arii sugli indigeni genera lentamente una società divisa in caste.

IV-VI secolo d.C. - Con Chandragupta I inizia la felice età gupta della civiltà indù.

1221 - L’India settentrionale è invasa dalle tribù mongole di Gengis Khan.

1498 - L’arrivo di Vasco da Gama dà inizio ai contatti europei con l’India.

1600 - Le Indie Orientali entrano a far parte della Compagnia delle Indie, inglese.

1836-1857 - La Compagnia delle Indie estende il suo potere fino a comprendere direttamente o indirettamente l’intero subcontinente indiano.

1858 - Abolita la Compagnia delle Indie, la Gran Bretagna assume direttamente la sovranità del paese.

1885 - Le forze nazionalistiche sorte nel paese danno origine al “Congresso nazionale indiano”,

che mira all’autonomia e all’indipendenza.

1919 - Dopo disordini, violenze e massacri, Gandhi dà inizio alla lotta non violenta per l’indipendenza.

1947 - La Gran Bretagna riconosce l’indipendenza del subcontinente indiano, che lascia diviso in due parti: India e Pakistan.

1948 - Il Mahatma Gandhi viene assassinato

1971 - Il paese sancisce il suo rapporto preferenziale con la Russia firmando il trattato di reciproco aiuto.

1974 - Mentre permangono drammatici problemi interni, con l’esplosione della prima bomba atomica, entra nel gruppo delle potenze nucleari.

1984 - L’India entra in un periodo di recessione economica.

A partire dal 1991 importanti riforme economiche hanno trasformato l’India in uno dei paesi con tassi di crescita economica fra i più alti del mondo,che hanno contribuito, tanto a livello regionale che globale, ad aumentare il peso economico mondiale

 

 

GEOGRAFIA

 

Territorio: L’India, ufficialmente Repubblica, è uno stato posto nel sud dell’Asia ed è la

seconda nazione più popolosa del mondo, dopo la Cina.

Essa occupa un’area totale di 3.287.590 km2 e confina a nord con l’Afghanistan, il Tibet, il Nepal e il Bhutan; a est con il Myanmar (già Birmania) e il Bangladesh, a ovest con il Pakistan.

Per il resto i suoi confini corrispondono alle linee di costa.

Settimo paese per estensione, comprende ambienti e paesaggi vari.

L’India può essere suddivisa in quattro principali regioni: la zona della grande montagna: l’Himalaya (8.586 metri), le pianure del Gange e dell'Indo, la regione desertica e il sud della penisola (l’altopiano del Deccan e il Ghati).

 

Fiumi: Rappresentano per il territorio indiano una grande ricchezza. Nell’India dei monsoni non c'è vita senza acqua, senza irrigazione e i fiumi trasportano quest'acqua preziosa, che regola ogni cosa, a partire dall'insediamento delle capanne e delle città. Nell’afa arroventata, sotto un sole cocente e nella polvere che pervade l'atmosfera, la vita è possibile solo grazie all'acqua!

 

L’Indo che nasce nel Tibet occidentale dalla confluenza dei torrenti glaciali provenienti dall'Himalaya, a più di 5000 m di altezza, è un’importante arteria di comunicazione ma soprattutto svolge un ruolo essenziale per l'agricoltura delle regioni che attraversa, caratterizzate da un clima arido.

Il Brahmaputra che in sanscrito significa "figlio di Brahma", è uno dei grandi fiumi dell'Asia meridionale, lungo circa 2900 km.

Il Gange, il maggior fiume del subcontinente indiano, nasce nell'Himalaya meridionale da un ghiacciaio situato ad oltre 6700 m di altezza. Il suo bacino forma una delle regioni più fertili e più densamente popolate del mondo; occupa una superficie di oltre 1 milione di km. Nella mitologia indiana è chiamato la “Santa Madre” ed è considerato dagli indù un fiume sacro. Il bagno nelle sue acque è ritenuto uno dei riti di purificazione più importanti dell'Induismo. Numerose cerimonie religiose hanno luogo nelle città situate sulle sue sponde, in particolar

modo nella città sacra di Varanasi ..

 

Clima: L’intera zona indiana è soggetta al clima tropicale monsonico e in linea generale si possono distinguere due principali stagioni, una piovosa, tra giugno e novembre, interessata dall’arrivo dei monsoni e una secca, tra dicembre e marzo. Il mese di maggio è il periodo più caldo della stagione estiva, in cui la colonnina di mercurio, può arrivare fino a 50°C.

 

Flora e fauna: L’India, presenta un’accentuata biodiversità. Sul suo territorio al confine con il Pakistan, la vegetazione è molto rada, nella maggioranza dei casi è erbacea e possiamo trovare varie specie di arbusti. Andando a nord, sulle vette delle catene montuose himalayane, la flora è artica, mentre in basso lungo le pendici dei monti, ci sono diverse specie di piante subtropicali.

Nell’Himalaya nordoccidentale ci sono prevalentemente conifere e nella parte orientale il territorio ospita querce e magnolie. Nella pianura gangetica, grazie alla grande abbondanza di acqua, la vegetazione è molto rigogliosa e presenta varie specie di piante. Presso l’altopiano del Deccan, invece, troviamo la savana, che può essere più o meno rigogliosa. Lungo i versanti dei Ghati occidentali, a causa delle precipitazioni, crescono numerose foreste pluviali, mentre sulle pendici dei Ghati orientali, si presenta una giungla molto fitta e impenetrabile. La fauna dell’India è molto variegata: elefanti, rinoceronti, felini, rettili velenosi, uccelli, etc.. È da ricordare poi che alcuni di essi sono protetti perché in via di estinzione.

 

 

 

 

LE FIGLIE DEL DIVINO ZELO IN INDIA

 

 

 

Nel 1987, anno in cui viene celebrato il centenario della fondazione dell’Istituto, le Figlie del Divino Zelo avvertono la necessità di allargare l’orizzonte della propria presenza in Asia e in modo speciale raggiungere l’India, secondo il desiderio del Padre Fondatore Annibale Maria Di Francia .

Per realizzare il sogno del Santo Fondatore, si decide di compiere un nuovo passo per la realizzazione di questo ideale: prima in Kerala (Cochin 1989) , poi nel Bengala occidentale (Dhupguri 2010), infine nel Madhya Pradesh (distretto di Gwalior - città di Badarwas 2013).

 

KERALA

Lingue ufficiali: Inglese e Malayalam

Superficie: 38 863 km²

Abitanti: 33 387 677 (2011)

Densità: 859,11 ab./km²

Divisioni: 14 distretti

 

Il Kerala è lo Stato dell’India meridionale, che occupa una stretta striscia della costa sud-occidentale (560 Km) del Paese (si affaccia infatti sull’Oceano Indiano dalla parte del Mare Arabico). Chiamato Keralam dai suoi abitanti, ha il tasso di alfabetizzazione più elevato (oltre il 90% della popolazione). L’esatta origine del nome Kerala è sconosciuta: secondo la teoria più accreditata, deriverebbe da “Kera” (l’albero della noce di cocco) e “Alam” (“luogo” o “terra”). Il moderno Kerala nacque il 1 novembre 1956, in seguito all’unione di tre regioni: il regno di Thiruvithamcoore, il regno di Kochi e la provincia del Malabar.

Esso è diviso in 14 distretti amministrativi; Thiruvananthapuram è la capitale dello stato mentre Kochi (Cochin) e Kozhikode seguono per importanza e dimensioni. La religione più praticata è l’induismo (56,1%), seguono islam (24,7%) e cristianesimo (19%), in un regime di reciproca tolleranza.

 

 

LE APERTURE DELLE COMUNITÀ

 

Il 4 marzo 1989, con l’aereo di una compagnia indiana, da Roma partono tre Suore: Madre M. Ambrosina Misuraca, Suor. M. Eudosia Saieva e Suor. M. Sheilah Gomez. Avendo nel cuore e negli occhi la gioia di aprire nuovi orizzonti alla congregazione, le tre suore arrivano a Cochin il 5 marzo alle ore 13.30. Ad accoglierle fraternamente vi sono alcuni Rogazionisti e le suore di Santa Maria di Leuca, dove vengono accolte per i primi 12 giorni. Esse stesse fanno così da

“culla” alla nascente comunità delle Figlie del Divino Zelo in India.

Trascorsi questi giorni, grazie ai confratelli, riescono a trovare una casa a Kanjoor, offerta dal Signor Xavier Parakkal, un amico dei Padri Rogazionisti. Dopo 19 giorni di permanenza e ambientamento, ancora una volta Dio manifesta la sua volontà e così le tre Figlie del Divino Zelo decidono di stabilire la prima dimora a Cochin, sotto la giurisdizione dell’ arcivescovo di Verapoly, Mons.Cornelius Elanjikkal a cui presentano domanda e da cui ricevono immediata e positiva risposta.

Per disposizione del governo, gli stranieri non possono rimanere più di sei mesi, ad eccezione i studenti e professori, così le prime due missionarie lasciano l’India e vengono sostituite da Sr. M. Daria Ortega e Sr. M. Hermalina Gasatan.

Le giornate trascorrono intense e piene di attività mentre le suore invitano tante ragazze desiderose di un cammino di discernimento per periodi di esperienza, condividendo con loro la preghiera, l’istruzione religiosa, il lavoro apostolico e i momenti di relax...

A conclusione della prima esperienza, 3 ragazze: Leena, Mini Jusa e Sincy decidono di entrare come aspiranti. A queste se ne aggiungono poi altre 5. Questo è stato l’inizio della nostra storia in tale terra ricca di promesse e di lavoro per il regno di Dio.

Nel 1993, dopo quasi 5 anni dall’arrivo delle prime Figlie del Divino Zelo in India, viene inaugurata la casa di Chalikkavattom, Shantinagar. Con la nuova sede ci si impegna nel lavoro parrocchiale, nella catechesi per i bambini e i giovani; vedendo le necessità dell’ambiente, apriamo una scuola dell’infanzia. Con grande impegno viene portata avanti la pastorale vocazionale e la formazione alla vita religiosa.

Il 6 maggio 2003, con l’aumento delle suore indiane si apre anche una casa con scuola dell’infanzia e attività parrocchiale nel comune di Edavanakad - Cochin.

Il 12 aprile 2004, vi è l’apertura della comunità parrocchiale e di assistenza alla scuola, a Vellarada. Nello stesso luogo l’8 settembre 2007, in occasione del 125° delle opere sociali viene inaugurato anche il reparto accoglienza per le bambine della zona con disagio familiare.

Il 25 luglio 2005 è inaugurata la casa – noviziato “Villa Nazarena”, che detiene anche l’attività parrocchiale e la casa di accoglienza per bambine orfane, povere o con disagi familiari, in Sambaloor.

Il 10 Gennaio 2010 le prime tre suore indiane missionarie partono con il treno Thiruvanathapuram-Guahatty express insieme a Madre Rosa Graziano, Delegata di zona, per l’apertura della nuova missione a Dhupguri, presso i padri carmelitani che lavorano nell’ovest del Bengala. Dopo tre giorni di viaggio le suore arrivano alla stazione di Dhupguri dove sono accolte con molta gioia. Le suore iniziano immediatamente il loro lavoro! Vicedirettrice, insegnante, responsabile del centro per il taglio e cucito e dell’ostello per ragazze.

Il 15 giugno 2013 alla stazione di Gwalior, la gente guarda stupita tre giovani suore che scendono dal treno, proveniente da Cochin (Kerala). Esse hanno il viso stanco per i due giorni e le due notti trascorse in treno, ma gli occhi brillano di una luce bella, perché il cuore scoppia di gioia: la missione che hanno sempre sognato è lì, nella città di Badarwas, in quella terra del centro dell’India, tra quella messe bisognosa di amore e, soprattutto di Dio, nello stato del Madhya Pradesh.

Il cammino di diffusione del carisma non si ferma e prosegue con zelo instancabile. Il 15 agosto 2013, tre consorelle aprono una nuova presenza dell’Istituto nel Sud del Kerala, a Trivandrum.

Esse hanno dato la loro disponibilità per servire la parrocchia di St. Antony nella pastorale delle famiglie e della catechesi e nell’insegnamento nella scuola diocesana.

 

 

 

Progetto “MIRIAM” 2014

Costruzione di un Centro Formativo

per la promozione dei diritti della donna

Cochin - stato del Kerala – india

 

 

Noi Figlie del Divino Zelo, nel 25° anniversario della nostra presenza in India, vogliamo realizzare un progetto di aiuto e accoglienza per tutte le donne, affinché possano essere sempre più consapevoli della propria identità e dignità, divenendo protagoniste della propria storia e del proprio futuro nella famiglia e nella società.

Sin dall’antichità la condizione della donna in India è stata sempre difficile, a causa di rigide regole che la legavano all’autorità del padre, dei fratelli maschi e poi dei mariti. Solo con la colonizzazione inglese, la situazione ha subito un miglioramento.

All'inizio del XX° secolo le donne indiane delle classi medie cominciarono a riunirsi in associazioni femminili che lottarono per il diritto al voto, ottenuto nel 1931 con l'appoggio di Gandhi. Ma nel contesto sociale gli antichi principi indù, le consuetudini locali e le istituzioni giuridiche inglesi continuarono a coesistere in assenza di una costituzione laica e uniforme nel Paese, entrata poi in vigore nel 1949.

Tutt’oggi, anche se stanno diminuendo tali discriminazioni, all'interno della famiglia e della società sono ancora presenti. Si deve anche sottolineare che, allo stato attuale, la considerazione delle donne indiane si fonda, innanzitutto, su di una stridente ambivalenza: una donna inizia ad essere considerata solo dopo essere diventata moglie e madre.

Una figlia femmina, specialmente nelle aree rurali, viene vista più che altro come un peso e quindi fortemente discriminata. Così non è troppo importante né educarla, né curarla, e poi, cosa più importante, una figlia significa dote da sborsare prima e poi. Secondo studi dell’Unicef, ogni anno nascono 15 milioni di bambine e 5 milioni di queste non vivono oltre i 15 anni.

I provvedimenti attuati dal governo indiano, come ad esempio gli incentivi alle famiglie povere con figlie femmine, non sono sufficienti a cambiare questa realtà. Naturalmente tra le caste colte queste discriminazioni sono molto più rare. Per tutti questi e per tanti altri motivi l’India ancora oggi presenta però grandi difficoltà per il mondo femminile.

Ma non mancano figure di rilievo, sia nel mondo politico che nella società indiana, a favore di questa battaglia contro tali discriminazioni: Madre Teresa di Calcutta, Sonia Maino Gandhi, Indira Gandhi, Prathiba Patil…

Molte donne delle classi basse cercano la strada della libertà e dell'autodeterminazione convertendosi alla religione cristiana, jainista o buddhista.

La Chiesa ha da sempre lottato per il miglioramento di questa difficile situazione. In preparazione alla Giornata Internazione della Bambina (11 ottobre 2013), la chiesa cattolica ha esortato a ripartire dalla famiglia, base fondamentale della società, per fermare la violenza sulle donne, insegnando i valori del rispetto, della dignità, dell’onestà e moralità.

Vi è infatti la necessità di insegnare alle persone che tutti gli esseri umani vanno rispettati, in particolare donne e bambine.

Essere donne oggi in India è ancora difficile!

 

  

 

FINALITÀ:

Offrire un luogo familiare che favorisca relazioni serene.

Promuovere il recupero della dignità

Accompagnare lo sviluppo umano e sociale di ogni donna.

Accoglienza serena e rispettosa delle diversità di casta o religione.

Informare e dare suggerimenti sulla prevenzione sanitaria, con particolare attenzione al proprio corpo.

Promuovere incontri per la riscoperta della bellezza della femminilità con il motto È bello essere donne”.

Rafforzare la capacità organizzativa delle donne.

Aiutarle a custodire la casa per quanto riguarda l’igiene.

Aiutarle a costruirsi un futuro dignitoso nel loro paese, senza la fobia dell’andare altrove.

Fornire gli strumenti per una possibile autonomia economica.

Aiutare le donne a conoscere e difendere i loro diritti per favorire la partecipazione attiva nella realtà sociale.

Far sperimentare la gioia di vivere le relazioni in un clima familiare per aiutarle a rielaborare le eventuali esperienze vissute, in modo da riacquistare fiducia in se stesse e negli altri.

 

 

BENEFICIARI del Progetto sono le giovani donne bisognose di tutela e di formazione perché, provenendo dai villaggi o dalle periferie, non hanno coscienza dei propri di diritti e delle proprie potenzialità..

 

 

OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO.

Accogliere le giovani e promuovere strategie per rafforzare il senso pieno dell’essere donne libere e autonome e diventare protagoniste nelle loro famiglie e nella società.

 

STRATEGIA IN MATERIA DI FORMAZIONE:

La formazione è la priorità di questo progetto, che si realizza attraverso un lavoro di accoglienza, animazione, educazione, accompagnamento delle giovani per la loro autonomia. Questo tipo di formazione necessita la collaborazione della donna, affinché sia protagonista del suo sviluppo.

 

MATERIALE:

Tutto il necessario per l’arredamento ed il funzionamento dei vari ambienti:

Cucina

sala da pranzo

materassi, letti

servizi igienici

lavanderia

sale per studio e lavoro

scaffali e armadi

tavoli e sedie

computer, stampanti

ferri e tavole da stiro

macchine da cucire

 

 

 

 

 

La speranza è la finestra che al mattino

ti consegna un giorno tutto nuovo. Basta che la apri

 

la speranza è l’aria fresca che ti ricarica i polmoni

di ossigeno nuovo. Basta che la respiri

 

la speranza è la forza per amare la vita di ogni giorno,

fino al giorno senza tramonto. (T. lasconi)

 

Ci auguriamo che il “ProgettoMiriam”, possa essere, per tante giovani donne, l’opportunità di imparare e vivere un nuovotempo, con una nuova comprensione e con nuove speranze.

 

 

 

 

 

 

 

 

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